“… Il mio sciopero della fame ha una finalità immediata e di prospettiva. Il Senato della Repubblica discute la cosiddetta riforma del processo penale (con numerosi punti assolutamente non condivisibili quali la presunta riforma della prescrizione e le intercettazioni….). Chiedendo lo stralcio dell’ordinamento penitenziario come Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito abbiamo l’obiettivo di realizzare un passo legislativo determinante in una prospettiva riformatrice urgente e necessaria. Esiste una maggioranza trasversale per questo provvedimento che può essere sfruttata. Viceversa la cosiddetta riforma del processo penale (su cui il Governo ha chiesto la fiducia) non solo è piena di contraddizioni, ma è divisiva e in alcuni punti peggiorativa della situazione… “. Così Rita Bernardini intervenendo su Agenzia Radicale.
- Ordinamento penitenziario subito, conversazione con Rita Bernardini (Agenzia Radicale Video)
È prevista per oggi 31 marzo 2015 la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: i circa 700 internati, che popolano le sei strutture rimaste, verranno in parte dimissionati e inseriti in percorsi di recupero individualizzati. I 450 pazienti ritenuti “non dimissibili” saranno, invece, destinati alle nuove Residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza detentive (Rems), che avvieranno un’azione di recupero e una rottura sostanziale con la storia di emarginazione e abbandono che i vecchi manicomi criminali e i più moderni OPG raccontano. di Ludovica Passeri
Non è facile parlare di Giuseppe Vittorio Scapigliati, in arte detto Toscanaccio, in quanto la sua arte è in verità una anti- pittura, o anti- disegno se usa penne colorate; vi mancano infatti gli elementi necessari per considerare la sua rappresentazione artistica come tale. di Giovanni Lauricella
Sugli aerei della Turkish Airlines è giunto il freddo inverno islamico, che ha creato un nuovo style alle hostess. Per l’equipaggio di volo, infatti, si passa dalle seducenti minigonne alle gonne lunghe e agli impermeabili fin sotto il ginocchio. Ritorna inoltre il fez (tipico copricapo usato dai turchi e vietato dal fondatore Ataturk) e si dice bye bye ai collant velati rimpiazzate da calze scure ed ultracoprenti.
La Favorita (The Favourite) del regista greco, Yorgo Lanthimos, continua a riscuotere consensi, premi e numerose candidature agli Oscar 2019. Il film è ambientato nell’Inghilterra del XVIII secolo, sotto il regno della regina Anna (Olivia Colman), vedova infelice del principe Giorgio di Danimarca, malata di gotta, in balia non solo di Tories e Whigs, ma anche di favorite lesbiche come lei che approfittano della sua fragilità per influenzarne le decisioni politiche. di Giovanna D’Arbitrio
Piera Ventre, “Palazzokimbo” (Ed. Neri Pozza) ha vinto il Premio Pavoncella per la narrativa. La premiazione delle 12 candidate, nei vari settori del Premio, che il giornalista Romano Tripodi aveva descritto in un precedente articolo, ha concluso un appuntamento che riscuote sempre maggiore successo. di Giovanna D'Arbitrio
Il 23 aprile avrà luogo in Francia il primo turno delle elezioni per il Presidente della Repubblica, che si rivelano un passaggio molto rilevante per il futuro di tutta l’Europa, con un panorama politico che presenta – almeno in partenza - delle novità di non scarso rilievo, anche se i pubblici dibattiti sembrano focalizzarsi su scontri più…. elettoralistici che di effettivo approfondimento. di Silvio Pergameno
La legge c'è, ma ancora una volta le istituzioni sono pronte a non rispettarla, anche se questa riguarda il rispetto dei più basilari diritti umani. In attuazione di una legge approvata un anno fa, infatti, da domani 31 marzo 2015 i ben tristemente noti Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) verranno chiusi definitivamente. di Ermes Antonucci
Il futuro è in un fungo? Si, in un fungo vi è uno dei futuri possibili, rispondono Caterina Miraglia, Marco Petroni, Bas Ernst e Maurizio Montalti, convocati da Maria Pia Incutti per una conferenza stampa al Plart lo scorso 10 luglio. di Adriana Dragoni
Il Paese delle Donne per eccellenza, guidato dal pugno di ferro (e piuma) di Jóhanna Sigurðardóttir, prima premier al mondo dichiaratamente omosessuale, potrebbe passare alla storia come la prima democrazia occidentale ad aver vietato il porno online.
Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots), diretto da Josie Rourke, trae ispirazione dalla biografia My Heart Is My Own: The Life of Mary Queen of Scots, di John Guy. Il film narra le vicende della regina cattolica Maria Stuarda (Saoirse Ronan) a partire dal 1561, quando dopo la morte del marito Francesco II, re di Francia, tornò nella natia Scozia caduta nelle mani dei nobili protestanti capeggiati dal fratellastro illegittimo James (James Mchardle) e supportati dalla cugina, la regina inglese Elisabetta I(Margot Robbie) e dal suo Segretario di Stato, il barone William Cecil (Guy Pearce) che temevano le legittime rivendicazioni di Maria al trono inglese. di Giovanna D’Arbitrio