Tra i libri finalisti candidati al Premio Pavoncella, “La Randagia”diValeria Montaldi (Edizioni Piemme), sotto le mentite spoglie del genere thriller, sollecita profonde riflessioni sulle problematiche della condizione femminile passata e presente. di Giovanna D’Arbitrio
Dal primo turno delle presidenziali francesi sono emersi per il ballottaggio del 7 maggio Emmanuel Macron e Marine Le Pen, transfuga il primo da un Parti Socialiste nel quale era stato presente per poco tempo e solo ad alti livelli (consigliere economico del Presidente della Repubblica Hollande, Ministro dell’Economia) e con un (breve) passato da… banchiere di investimenti presso i Rothschild, e la leader del Front National, che ha riciclato da troppo manifeste simpatie di estrema destra, tendendo a rappresentare una destra largamente accettabile nel paese, con la difesa estrema della “nation”, un tasto cui i francesi sono estremamente sensibili e che contiene rischi molto elevati. di Silvio Pergameno
Mentre imperversano le critiche sul piano nomadi della giunta Raggi, in pochi sanno che l'ex assessore Francesca Danese, in carica per meno di un anno nel corso del breve e cupo crepuscolo dell'amministrazione Marino, aveva prodotto l'unica delibera conforme alle direttive europee e agli impegni che l'Italia si era assunta con la ratifica della Strategia nazionale d'inclusione per Rom, Sinti e Caminanti. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
"Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti". Questo recita l’articolo 3 della convenzione sui diritti dell’uomo, violato dalla stato italiano relativamente ai fatti della scuola Diaz, secondo quando deciso all’unanimità dalla Corte europea di Strasburgo. Per la Corte europea dei diritti umani quanto accaduto il 21 luglio 2001, in occasione dell’ormai tristemente noto vertice dei G8 di Genova, “deve essere qualifica come tortura”.
Molte persone sono diffidenti verso l’arte contemporanea: “non la capisco”, “mi sembrano sciocchezze” – dicono - oppure “questa non è arte”, “è tutta un imbroglio” e così via. Potrebbe eliminare queste diffidenze una visita alla mostra Un giorno così bianco, così bianco di Ettore Spalletti al Madre, il Museo d’Arte Donna Regina di Napoli. di Adriana Dragoni
“Li vedevo nei centri di tortura, sempre rigorosamente insieme, e loro erano al corrente di ogni minima cosa succedesse al loro interno e di tutte le torture, le più terribili”. “Loro” sono il colonnello James Steele, 58 anni, ex membro delle forze speciali in Salvador e Nicaragua, e il colonnello James Coffman, fedelissimo del generale David Petraeus, ex direttore della Cia inviato nel 2004 in Iraq per addestrare e organizzare le forze di sicurezza irachene.
Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk), scritto e diretto da Barry Jenkins, tratto dall’omonimo romanzo di James Baldwin (1974), ha ottenuto la candidatura agli Oscar 2019 per migliore attrice non protagonista a Regina King, miglior colonna sonora a Nicholas Britell, miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins. di Giovanna D’Arbitrio
Il 2016 è l’anno in cui il “fenomeno” è esploso: e Macron si è…messo in proprio. Il 2017 è l’anno in cui è riuscito…. Ma è opportuno fare un passo indietro. Macron non è parigino. E’ nato ad Amiens da una famiglia di medici, nel 1977. Ha però frequentato nella capitale il liceo Henry IV e la famosa E.N.A. (Ecole Nationale d’Administration), due luoghi alti per cui passano tanti politici francesi; ha frequentato “Sciences Po.”; ma la vera svolta “formativa “la ha avuta con Paul Ricoeur, l’eminente pensatore tra i maggiori interpreti del pensiero del novecento, incontrato fortuitamente (cercava qualcuno per archiviare i documenti del suo archivio personale), dal quale imparò “il secolo precedente e a pensare la storia”, come lui stesso scrive appunto in “Révolution”, il libro che commentiamo per capire il personaggio e la sua vicenda. di Silvio Pergameno
L’attentato ai Campi Elisi ha colto nel segno l’obbiettivo che gli attentatori si prefiggevano: colpire la Francia nello snodo istituzionale della vita politica democratica e in particolare di un’elezione ricca di attese come presidenziali di questa primavera. Il riflesso immediato è ora quello di una radicalizzazione dell’espressione del voto e più in generale del clima politico, di cui si avvantaggerà la risposta più immediata e populistica, con la sollecitazione dell’emotività fino alle estremo. di Silvio Pergameno
Intervenendo nel giorno di Natale alla rubrica “Osservatorio giustizia” di Radio Radicale, il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio ha toccato – sollecitato da Lorena D’Urso – vari argomenti relativi al problema della giustizia in Italia, qui riproposti in un testo trascritto e pubblicato sul numero 113 di Quaderni Radicali.
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Pasqua e pasquetta in carcere per Marco Pannella, Rita Bernardini, Paola Di Folco e Isio Maureddu. Domenica 5 aprile i quattro esponenti radicali hanno visitato il carcere di Rebibbia, lunedì 6, alla stessa ora, sono entrati a Regina Coeli. “Secondo i dati diffusi dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria al 31 marzo 2015 – ha dichiarato Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani, giunta al 33esimo giorno di sciopero della fame - i detenuti presenti nei 200 istituti penitenziari italiani sono 54.122 e tornano a risalire dopo gli effetti dovuti ai vari provvedimenti 'svuotacarceri'...