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06/05/24 ore

Veronesi, una legge per smascherare l'Eutanasia



"Vogliamo essere in prima linea in Europa con la legge sull'eutanasia: è una legge che dà la garanzia alle persone di scegliere consapevolmente come andarsene". Umberto Veronesi è intervenuto così a sostegno dell'iniziativa “Eutanasia: il Parlamento si faccia vivo”, promossa dall'Associazione Luca Coscioni per denunciare che dal 13 settembre 2013, data di presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, “è successo nulla di nulla” e si è ignorato un problema che riguarda il quotidiano di tante persone.

 

"Ho passato tutta la vita accanto a sofferenza, dolore e morte - ha detto Veronesi - e la vivo ancora da vicino, quindi l'eutanasia è per me un tema fondamentale. Davanti alla sofferenza e al dolore incontrollabile è fondamentale che ciascuno possa scegliere, in libertà e consapevolezza, come chiudere la propria vicenda umana".

 

Il noto oncologo ha descritto tre modi possibili per giungere all’Eutanasia, due dei quali costituiscono una sorta di eutanasia “mascherata”. Il primo modo "è quello di lasciar morire il paziente: è l'abbandono terapeutico, cioè l'opposto del cosiddetto accanimento terapeutico, ed è deciso dai medici. Il secondo modo è quello di aiutare a morire il paziente aumentandogli la dose di oppiacei giorno per giorno, finché questa non porta alla morte".

 

Si tratta, ha aggiunto Veronesi, "di una 'mezza eutanasia', e anche qui la scelta è presa dai medici, senza che nessuno chieda nulla al paziente: quindi è una pratica fuori dal concetto di autodeterminazione". Il terzo modo è invece "quello più semplice: una iniezione che, in modo indolore, porta alla morte. Ma non è solo un'iniezione: è una scelta consapevole del paziente, e una legge che regolamenti questa pratica è un segno del progresso e del livello di civiltà di una società".

 

"Credo sia arrivato il momento di parlarne davvero - ha concluso Veronesi - non vogliamo imporre nulla, ma è davvero un argomento chiave di come concludere la vita, che non è più possibile ignorare". (fonte Ansa)

 

 


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