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15/05/24 ore

Cucchi, Uva, Ferrulli: lo Stato uccide, lo Stato indaga



Oltre al danno, la beffa. Ilaria Cucchi - sorella di Stefano, morto per botte, negligenza, abbandono, indifferenza tra le mura di un tribunale, di una cella, di un ospedale penitenziario – è stata denunciata dal Coisp di Franco Maccari, quello stesso sindacato che a Ferrara manifestò a favore dei poliziotti accusati di aver ucciso Federico Aldrovandi, esponendo striscioni e cartelli sotto l'ufficio della di lui madre, Patrizia Moretti.

 

Cucchi viene ora indagata per diffamazione per aver offeso, secondo quando sostiene il piccolo sindacato nato da una costola del Sap, la dignità dei lavoratori di polizia, rilasciando interviste denigratorie sulle presunte azioni delittuose degli agenti assolti.

 

Oltre a lei, sarebbero state denunciate anche Lucia Uva e Domenica Ferrulli, rispettivamente sorella e figlia di Giuseppe e Michele, deceduti uno dopo alcune ore di permanenza in una caserma di Varese, l'altro dopo un pestaggio ad opera di quattro 'difensori della legge' in una strada di Milano.

 

“Non so ancora per quale reato sono stata denunciata – spiega la signora Ferrulli – domani il mio avvocato si recherà in procura a Roma per ritirare il fascicolo a mio carico. Questa per me è la prima denuncia e se dire la verità costituisce reato, io andrò avanti a commettere reati, tanti reati. In Italia funziona così, chi ammazza i nostri cari rivestendo una divisa, negando spudoratamente anche davanti ai giudici, dopo aver fatto un giuramento continua a lavorare e chi dice la verità viene denunciato”.

 

“Sono indagata per essermi ribellata alla mistificazione ed alle infamanti menzogne sulla morte di mio fratello – ha scritto sul suo blog Ilaria Cucchi - Io non mi fermerò, mai. Non avrò pace fino a quando non avrò ottenuto giustizia. Io voglio confessare tutto, ogni cosa. Queste morti offendono la polizia, questo è sicuro. Offendono lo Stato. Questo è altrettanto sicuro. Offendono tutti”.

 

 


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