Si tratta dell’appuntamento al quale le più importanti cineteche del mondo presentano i restauri di capolavori gravemente danneggiati dal tempo o dall’usura, mutilati dalla Censura o considerati dispersi o introvabili. Tutti hanno in comune un elevatissimo valore artistico o documentario. Varie sono le sezioni tematiche che lo compongono, organizzate per epoche, nazionalità e genere. di Vincenzo Basile
La tragica recrudescenza del fenomeno degli attentati più o meno direttamente collegati con lo stato islamico mette in primo piano il problema della risposta da parte del mondo occidentale, la quale appare senza alcun dubbio caratterizzata a prima vista dalla mancanza di un preciso coordinamento tra i paesi colpiti o comunque esposti e resi malsicuri nella loro stessa vita quotidiana. di Silvio Pergameno
Il personale di Marco Pannella è quanto mai politico. Lui lo racconta a Radio Radicale nel corso della consueta conversazione domenicale, dando conto del suo stato non proprio rassicurante di salute: un “tumore al polmone destro, in alto. Anche al fegato”. In più c’è un dolore costante nella zona dei reni del quale si ignorano ancora le cause.
Nato a Parigi nel 1899 fin dalla prima infanzia comincia, grazie all'amore materno per la musica, a prendere lezioni di pianoforte e a soli diciannove anni viene già riconosciuto come compositore di talento. Eclettico e poliedrico musicista, Francis Poulenc ha scritto oltre un centinaio di opere, ma pur amando il nostro Paese, in particolare Venezia, non sono molti gli studi specifici in italiano che lo riguardano. di Elena Lattes
"Valigia di Salvataggio" il progetto elaborato da Salvamamme per sostenere una concreta via di uscita per le tante donne, speso mamme, fuggite dalla loro casa perché vittime di persecuzioni e aggressioni (anche mortali), da parte di uomini che dicevano di amarle, è stato presentato stamane nella sala Tirreno della Regione Lazio. Il progetto consiste nell’offerta di una valigia di effetti personali, donati da prestigiosi marchi aderenti all’iniziativa, e che potranno essere consegnati a case rifugio, studi legati, sedi della Polizia di Stato e dei Carabinieri o consegnati direttamente alle interessate che ne facciano richiesta.
Violenza contro le donne, da Salvamamme una 'valigia per non tornare indietro
In sala dal 9 giugno “L’uomo che vide l’infinito”,il film del regista e sceneggiatore di origine sudafricana Matthew Brown (tratto dall’omonima biografia di Robert Kanigel), racconta la vita di Snirivasa Ramanujan (Dav Patel), geniale matematico indiano morto di tisi a soli 33 anni. di Giovanna D’Arbitrio
“La Ferrari è diventata il bancomat della Fiat”, ha affermato l’ex presidente della di Maranello che, nell’intento di cavare qualche sassolino dalle scarpe griffate, si è poi detto “orgoglioso e contento” con una buona dose di ironia e forse qualche maldestra dimenticanza. di Antonio Marulo
Matteo Renzi ha fatto sapere che il tanto annunciato ampliamento della platea beneficiaria del bonus Irpef di 80 euro non ci sarà: "Non ci sono soldi per pensionati e partite Iva". Bruciate così, in un secondo, tutte le promesse fatte e reiterate dal premier fino a poche settimane fa. Una marcia indietro prevedibile, se si pensa che le stime di crescita elaborate dal governo hanno finito per rivelarsi completamente sbagliate. di Ermes Antonucci
Un tempo, chi entrava nell’Urbe dalla via Tiburtina si trovava dinanzi un’antica porta di pietra che aveva scolpite due teste di toro. Quella esterna, rivolta verso la campagna, era un lugubre teschio; l’altra, prospiciente la città, raffigurava invece un animale vivo. Le due teste simboleggiavano i viandanti che giungevano nella Città Eterna: affamati e stanchi nell’entrarvi, rifocillati e vigorosi nel lasciarla. di Gerardo Picardo
Farzaneh (Razieh) Moradi, una donna di 26 anni accusata di aver ucciso il marito sei anni prima, è stata impiccata nel carcere di Isfahan, in Iran. Farzaneh si era sposata con Ahmad all'età di 15 anni e un anno dopo aveva dato alla luce una bambina che non ha mai visto da quando è stata arrestata.
Quando una persona amata muore, l’immagine che torna più frequentemente alla memoria è quella dell’ultima volta in cui si è vista in vita. Per André Bamberski il saluto di sua figlia Kalinka in partenza per la Germania, dove morirà ad appena quattordici anni, deve essere stato una ossessione che è durata più di trent’anni. Lo testimonia il suo libro autobiografico “Pour que justice te soit rendue” (Ed. Lafon, 2010) e il film che il bravo regista Vincent Garenq ne ha tratto e che da oggi è nelle sale italiane con il titolo di “In nome di mia figlia”. di Paolo Izzo