Avvocato penalista, Fabio Viglione in questo intervento su Quaderni Radicali 111 affronta i problemi che riguardano l’insostenibile lentezza dei processi in Italia. Pur riconoscendo che negli ultimi tempi qualcosa è mutato nel modo in cui le forze politiche si rapportano a un tema che ha fin troppo patito l’approccio ideologico, Viglione evidenzia come occorra maggiore energia per riformare una giustizia viziata da tante criticità.
Raoul Wallenberg, è un rampollo dell'alta borghesia svedese affidato alle cure del nonno paterno, quando giovanissimo rimane orfano. La sua illustre famiglia ha dato al Paese nordico grandi industriali, banchieri, politici e diplomatici e il suo futuro si prospetta altrettanto roseo. di Elena Lattes
Altri 10 parlamentari (9 deputati e un senatore) hanno abbandonato il Movimento 5 Stelle. Sono così 35 i grillini "fuoriusciti" dal movimento in poco meno di due anni: 17 alla Camera e 18 al Senato. Non avendo i numeri necessari per costituire un gruppo autonomo (20 deputati), a Montecitorio i transfughi costituiranno una componente del gruppo Misto dal nome Alternativa libera. di Ermes Antonucci
La cosa che stupisce di più, leggendo qua e là la ‘buona novella’, è l’uso degli aggettivi, dei sostantivi: “l’Italia passa a pieni voti”, “giudizio pienamente positivo”, “pieni progressi”, “significativi risultati”. No, perché penso sia chiaro che non si sta parlando della partita giocata ieri dalla nostra nazionale col Lussemburgo, né della fortunatissima organizzazione dell’Expo 2015. Si parla di carceri, invece. di Florence Ursino
Rosso Istanbul, il nuovo film di F. Özpetek, ispirato all’omonimo romanzo da lui scritto, è stato girato in lingua turca con un cast di attori turchi: un ritorno dopo molti anni a Istanbul, background di altri due film di successo, come Il Bagno Turco e Harem Suare. Le immagini iniziali del Bosforo scorrono sotto gli occhi del protagonista, lo scrittore Orhan Sahin (Halit Ergenc) che torna a casa nel 2016 dopo un’assenza di 20 anni, richiamato in patria dall’amico d’infanzia, Deniz Soysal (Nejat Isler), divenuto un famoso regista, che vuol essere aiutato nella stesura del suo primo libro, una sorta di biografia romanzata. di Giovanna D’Arbitrio
“Adesso basta: abbiamo il dovere di tutelare i militanti del nostro partito. Ci vediamo in tribunale, caro pregiudicato Grillo (…) Grillo è un pregiudicato e conosce bene cosa significa essere condannati ma evidentemente non se lo ricorda. Le sue dichiarazioni contro il Pd hanno decisamente passato il segno”. Con questo paio di twitter, com’è ormai indecorosa consuetudine della comunicazione politica, il segretario amministrativo del Partito Democratico, Francesco Bonifazi, ha annunciato la querela contro il leader del Movimento 5 Stelle. di Luigi O. Rintallo
Il pensiero beffardo va alle scene di Wile E. Coyote che cade nel burrone dopo un estenuante inseguimento, mentre il pennuto Road Runner svolta improvvisamente sull’orlo del precipizio. Ora è ovvio che Nichi Vendola e compagni, nell’andare indietro a Tsipras, non avevano gli stessi intenti bellicosi della maldestra canaglia dei cartoon, ma l’effetto su di loro della virata a destra del leader della sinistra greca, mentre forma il nuovo governo con i “Greci indipendenti”, è tragicomicamente quello. di Antonio Marulo
"Sto leggendo l’ultimo libro di Sgarbi, è bellissimo e ha magnifiche illustrazioni, leggilo". Guido, il cugino che mi dà questo consiglio, è una persona beneducata e della rozzezza romanesca, vive soprattutto a Roma, ha assorbito solo qualche tratto di una rude franchezza. "A me Sgarbi non sta simpatico, ma devo riconoscere che nessuno come lui riesce a spiegare l’arte che cos’è". Il libro è molto bello e conferma il fatto che pure coloro a cui il personaggio Sgarbi non piace non possono fare a meno di ammirarne la prosa, il sapere, l’essere, probabilmente, a mio avviso, il migliore storico e critico d’arte in circolazione. di Adriana Dragoni
Ed ecco che, a 40 anni dal momento in cui si sancì la possibilità di sciogliere giuridicamente il vincolo matrimoniale, il diritto di famiglia segna un punto nella sua partita per la coppa della modernità, della libertà, del rispetto dei diritti fondamentali. di Florence Ursino
Nella notte degli Oscar 2017, a sorpresa e con clamoroso scambio di buste con l’osannato La-la-Land, ha vinto il film Moonlight del giovane regista Barry Jenkins, non considerato tra i favoriti. di Giovanna D’Arbitrio
Per Matteo Renzi e il suo apparato non vi è alcun onere di verifiche o di confronti con la realtà prima di comunicare alcunché. Al contrario, in questo sistema di informazione ego-riferita tutto risulta affidato alla parola dell’anchorman-demiurgo, vivificata dalla zampata ad effetto, dal guizzo imprevisto, dalla tempestività fulminea della notizia, vera o presunta che sia. di Andrea Manzi (da Quaderni Radicali)