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18/05/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Scuola, la “buona occupazione” secondo il renziano Faraone

L’intervento del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, sulla «Stampa» del 1 dicembre è un piccolo capolavoro del genere cerchiobottista. Come minimo, c’è da dire che i pensieri di Faraone sono come quei crocieristi in mezzo a una tempesta: sballottolati da babordo a tribordo. È forse il caso di offrire qualche saldo punto di appiglio. di Luigi O. Rintallo

La nuova Lega “nazionale”

L’affermazione ottenuta dalla ex "Lega Nord" nell’elezione regionale dell’Emilia-Romagna si misura soprattutto sull’ambizione, che il nuovo partito ostenta, ad assumere il primo posto nell’ambito del centro destra italiano nel quadro di un tentativo di riassetto conseguente alla crisi del berlusconismo e al rapido appannarsi dei pentastellati, ma anche nel complessivo contesto della destra un po’ in tutti i paesi dell’Unione Europea, a partire proprio dai maggiori. di Silvio Pergameno

Voto regionale, le false novità al netto dell'astensione

E' indubbio che il vero vincitore delle elezioni regionali svoltisi nello scorso weekend in Emilia-Romagna e Calabria sia stato il partito dell'astensione. I numeri dipingono una vera e propria svolta epocale nelle dinamiche elettorali, soprattutto in terra emiliano-romagnola, storica roccaforte di un centrosinistra che negli anni '70-'80 riusciva a portare al seggio più del 90% degli elettori. di Ermes Antonucci

Il botto nelle regionali in Emilia e Romagna

Sì! Il "botto" (come si dice a Roma),  il colpo, la deflagrazione, c’è stato: quel 37,68% di elettori alle urne, che è molto di più di un quasiasi minimo storico di partecipazione alla consultazione. È la presa d’atto popolare, nella regione più politicizzata d’Italia, che un periodo storico è finito. Forse più sensitiva che razionalizzata, ma che non esclude possibili evoluzioni. di Silvio Pergameno

Le contraddizioni della Cresima negata

Sul caso del figlio di Giuseppe Graviano, che doveva essere cresimato con i compagni del Centro educativo ignaziano presso la cattedrale palermitana, ma per il quale la cerimonia è stata rinviata, AR è già intervenuta, sottolineando come nella fattispecie si sia dato più peso a motivi di apparenza più che di sostanza e rilevando come questo comportamento si riveli in contraddizione con la Chiesa della misericordia di papa Francesco. di Silvio Pergameno

Che la colpa del padre ricada sul figlio: la "Chiesa dell'accoglienza" del Cardinale Romeo

"Motivi di opportunità dunque": così si chiude il lancio delle agenzie che riferisce come il cardinale di Palermo Romeo abbia impedito la cresima in cattedrale al figlio del boss mafioso Giuseppe Graviano, accusato dell’omicidio di padre Puglisi. di Luigi O. Rintallo