Gli stati nazionali sono stati ricostruiti e gli approcci “federalisti” – cioè l’idea di fare dell’Europa una federazione di stati, alla quale i singoli paesi conferivano porzioni di sovranità in campi specificamente determinati (politica estera, difesa, linee generali dell’economia) - sono diventati sempre più genericamente “europeisti”. di Silvio Pergameno
Il calcio può essere considerato un fenomeno religioso? Se sì, perché? Cos’hanno i due in comune? La popolarità di questo sport è un bene o un male? In “Football” pubblicato da EDB Lampi, Marc Augé risponde a queste e ad altre analoghe domande. Un libro minuscolo, ma concentratissimo e soprattutto molto attuale, uscito proprio alla vigilia dei campionati europei 2016. di Elena Lattes
Con la fine del 2015 va delineandosi per il premier Renzi il punto critico della sua parabola politica. Lo sostiene Biagio de Giovanni in questa intervista con il direttore di «Quaderni Radicali», nella quale si descrive come l’iniziativa intrapresa dal segretario del PD rischia di essere pregiudicata da un eccesso di politicismo. Senza falsi moralismi, Biagio de Giovanni interpreta l’azione di Renzi all’insegna del realismo politico, riconoscendogli di aver dato una scossa a un sistema che sembrava ormai girare a vuoto. Tuttavia, egli individua due aspetti problematici nel prosciugamento delle fonti di legittimazione dentro la società, a cominciare dalle realtà urbane, e nella crisi di rappresentatività che rischia di aggravarsi coi cambiamenti introdotti dalla legge elettorale e dalla riforma del Senato.
Gli itinerari, ripercorsi attraverso la pittura, celebrano l’amore verso la città eterna, un sentimento che si esprime nello sguardo carico di ammirazione e del tutto personale dell’artista che conosce la sua città e che decide di raffigurarla per condividerne l’armonia, la storia, il sogno con altri viaggiatori che hanno l’onore di visitarla. di Francesca Pisano
Apparso sugli schermi l’8 marzo, Nome di Donna, di M. T. Giordana, racconta una storia vera su molestie verso le donne che la giornalista e sceneggiatrice del film Cristiana Mainardi, ha proposto al regista circa tre anni fa, prima quindi che scoppiasse il caso Weinstein, ma inevitabilmente sulla scia di tale scandalo per il tema trattato. di Giovanna D’Arbitrio
“Filosofia della pancia vuota”: non vuol esser il tentativo di scherzare su uno su uno dei drammi sociali più preoccupanti della nostra società italiana di questo tempo, un dramma – la mancanza del lavoro - che investe proprio le generazioni più giovani, cui toglie la speranza del domani e declassa un’intera generazione di cittadini, ma una polemica nei confronti di uno stato sociale che a furia di fare del lavoro di chi lavora la misura di tutti i valori rischia di dimenticare che la crescita economica non è un bene naturale assicurato per sempre, ma un traguardo che può anche essere difficile da raggiungere e una polemica nei confronti di un modo di ragionare che finisce per chiudere la porta in faccia ai profughi di guerra con la motivazione di non poter assicurare loro le tre stanze con accessori e un posto di lavoro fisso. di Silvio Pergameno
“La banda della culla”,di Francesca Fornario(Ed. Einaudi), candidato al Premio Pavoncella, anche se non ha ricevuto alcun premio è senz’altro un libro molto interessante sui problemi delle giovani coppie che desiderano avere un figlio. di Giovanna D’Arbitrio
Venerdì 26 febbraio, con Antonio Ingroia abbiamo avuto un incontro che ha permesso un confronto sia sulla sua passata attività di magistrato inquirente, sia su quelli che sono i suoi odierni impegni quale avvocato. In varie occasioni abbiamo espresso opinioni divergenti dalle sue, tanto riguardo alle inchieste che l’hanno visto protagonista, quanto in riferimento alle posizioni politiche assunte candidandosi a premier per la lista Rivoluzione civile. Durante la conversazione con il direttore di «Quaderni Radicali» e «Agenzia Radicale» Giuseppe Rippa e Luigi O. Rintallo, Antonio Ingroia – coadiuvato dal consulente tecnico Antonio Di Natale – oltre ad aver modo di ribattere alle critiche sul suo attuale lavoro di amministratore della società e-Servizi della Regione Sicilia, ha affrontato vari argomenti: dai temi della giustizia alla deformazione subita dall’anti-mafia, per finire ai metodi in cui si esercita il confronto politico in Sicilia come nel resto del Paese. Sono emerse considerazioni non scontate e – per certi versi – al di fuori dei ruoli pre-costituiti della rappresentazione informativa prevalente.
- Giustizia, il punto di vista dell’avvocato Ingroia (Agenzia Radicale Video)
Parola d’ordine: semplificare! Ce la sentiamo dire a più riprese, come un mantra. Renzi, almeno a parole, ne ha fatta una ragione di vita per la sua missione salvifica a Palazzo Chigi: perché se l’Italia non si sburocratizza, fra le altre cose, non ha futuro. Questo però non vale per tutto. Ci sono materie che hanno le loro complicazioni e a volte gli aggettivi ingannano.
La doppia personale di Emanuela Lena e Franco Ottavianelli è il 24° appuntamento del ciclo Ginnosofisti organizzato da Lori Adragna e Enzo Barchi. Whitelist&Blacklist è il titolo di questo evento che le curatrici, Lori Adragna e Maria Arcidiacono, hanno preso dal linguaggio di internet dove indica la possibilità o meno di accesso ai siti web e che, trasposta nel tema della mostra, è da interpretare come l'abilitazione a varcare le soglie dell'ultrasensibile. di Giovanni Lauricella
Nel complesso la sfida tra i sue candidati nella corsa alla Casa Bianca – dall’esito ancora incerto – si è concretizzata nei tre tanto discussi confronti televisivi. Duelli nei quali, più che i contenuti delle proposte politiche, sembra aver svolto un ruolo centrale la capacità di presentare le proprie iniziative, di tener elegantemente testa all’avversario, di trasmettere un’immagine affidabile di se stessi, in poche parole la comunicazione politica in senso lato.