Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

05/12/25

“… mi chiamano Mimì”. A Santa Maria a Vico, il mito di Mia Martini celebra 30 anni di libertà e musica


Categoria: EVENTI
Pubblicato Sabato, 13 Settembre 2025 12:20

di Giulia Anzani

 

Venerdì 19 settembre, Piazza Francesco Crispi a Santa Maria a Vico s’illuminerà di musica e ricordi: torna in scena “…mi chiamano Mimì”, spettacolo di prosa e musica che rende omaggio a Mia Martini a trent’anni dalla sua “rinascita”. Un appuntamento imperdibile, organizzato da Accademia Magna Graecia e Teatrinedito AMG, in collaborazione con il Comune di Santa Maria a Vico.

 

Lo spettacolo, scritto e diretto da Sarah Falanga, ha emozionato e incantato. il suo pubblico fin dal debutto nel 2015, in occasione del ventesimo anniversario della rinascita artistica e spirituale di Mia Martini. 

 

Non è solo un tributo musicale ma un viaggio nell’anima della donna dietro l’artista, con tutte le sue fragilità, la sua straordinaria forza e della sua capacità di trasformare il dolore in arte pura. Mia Martini, prematuramente scomparsa il 12 maggio 1995, continua a vivere nel cuore degli spettatori e nelle nuove generazioni, grazie a un percorso teatrale che intreccia memoria, musica e riflessioni profonde sulla femminilità e sul coraggio di vivere appieno.

 

…mi chiamano Mimì” nasce da una coraggiosa e poetica intuizione: raccontare il vuoto lasciato da Mia e l’impossibilità di colmare la sua assenza. L’originalità dello spettacolo sta nel punto di vista adottato: è un uomo a ricordare Mimì. Un uomo che l’ha amata forse troppo tardi, forse in modo imperfetto, e che riflette sull’amore perduto e sulla cecità dei sentimenti vissuti senza piena consapevolezza. 

 

La narrazione invita a una riflessione sul maschile incapace di riconoscere e valorizzare il femminile, se non nel momento del distacco e della perdita. La morte e la follia divengono strumenti di poesia e potenza, capaci di rendere eterno il mito di Mimì.

 

Lo spettacolo esplora le sfumature dell’amore, della sofferenza e della libertà, celebrando l’indipendenza di una donna che ha vissuto con intensità ogni emozione e ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. 

 

Mimì non è un mero personaggio ma un esempio, una finestra aperta sull’universo femminile e sulla possibilità di scegliere la propria storia, di vivere senza compromessi e di affermare la propria unicità. 

 

In scena, insieme a Sarah Falanga, Christian Mirone e Marco Gallotti, la musica prende vita con Raffaele Perfetto al pianoforte e Luigi Fiscale alla batteria, accompagnando il pubblico in un viaggio emotivo che attraversa ricordi, desideri e nostalgia.

 

Dopo dieci anni di rappresentazioni, “…mi chiamano Mimì” continua a emozionare e a ricordarci che arte, passione, libertà sono concetti che non conoscono tempo. Perché Mia Martini, ora più che mai, è libera e vibrante nelle nostre orecchie, nei nostri ricordi e nel nostro presente.

 


 

“… mi chiamano Mimì”

 

TESTO e REGIA: Sarah Falanga

IN SCENA:  Sarah Falanga, Christian Mirone,Marco Gallotti.

Pianoforte: Raffaele Perfetto

Batteria: Luigi Fiscale

PRODUZIONE: Accademia Magna Graecia & Teatrinedito AMG

 

 



Nuova Agenzia Radicale - Supplemento telematico quotidiano di Quaderni Radicali
Direttore Giuseppe Rippa, Redattore Capo Antonio Marulo, Webmaster: Roberto Granese
Iscr. e reg. Tribunale di Napoli n. 5208 del 13/4/2001 Responsabile secondo le vigenti norme sulla stampa: Danilo Borsò