Il dissesto idrogeologico è un tragico evergreen della politica italiana. Ad ogni alluvione o calamità naturale ci ritroviamo con i soliti bla bla bla su una questione che nei decenni si è incancrenita. Un tempo si poteva almeno contare sui soldi "disponibili" del debito pubblico crescente. Oggi, con le casse - e le teste - vuote, ci resta solo la proverbiale e sterile retorica di una politica altrettanto in dissesto. Ne discute Geppi Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.
Alcune centinaia di persone provenienti da diverse contrade di Francia si sono date appuntamento sabato scorso a Parigi davanti al Ministero dell’Éducation Nationale per una manifestazione pressoché ignorata dai mezzi d'informazione parigini: un'iniziativa a sostegno della petizione promossa dal collettivo «Pour que vivent nos langues» e rivolta al titolare del ministero, Jean-Michel Blanquer, per denunciare il «linguicidio» in atto in Francia. di Enrico Rufi
Chi ricorda Either way, primo premio alla 29esima edizione e Nói Albinói, passato al 21esimo TFF e diventato uno dei film più noti nei paesi scandinavi? Quest’anno è di nuovo un film islandese, A white, white day di Hlynur Pálmason a vincere il TFF. In un brumoso paesino dell'Islanda, Ingimundur (Ingvar Sigurdsson), poliziotto, ha perso la moglie. Decide di ristrutturare la casa di famiglia e si prende cura della nipotina Salka. Questa la trama. Ne deriva un film pulsante di emozioni, sublime e terribile, con sbalzi di ritmo e tensione che nonostante le angosce e traumi narrati riesce a inglobare situazioni decisamente comiche. di Vincenzo Basile
Presso il Palazzo Santa Chiara a Roma, venerdì 13 dicembre 2019 alle ore 17.30, sarà inaugurata il vernissage di Doina Botez Memorie di un vissuto recente promossa dal Centro Studi Arte Contemporanea Preferiti e dalla Nuova Associazione Amici di Quaderni Radicali. La mostra è curata da Carla Mazzoni e Giuseppe Rippa. Memorie di un vissuto recente è una mostra nata un po’ per caso, un po’ voluta ulteriormente, come un rigurgito di un vulcano, che troppo mugugnava dentro di me da tanto tempo, reduce di un’autocensura ormai abitudinaria dei tempi bui del regime comunista.
Amadeus” è la storia di una feroce gelosia. Il dramma, ambientato alla fine del ‘700, racconta il presunto tentativo, senza fondamento storico, del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell’odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart.
Se non ci discostiamo dalla rappresentazione fornita dai media della politica italiana, restiamo confinati nella sua versione “cabarettistica” per cui davvero pensiamo che i suoi attori corrispondano agli attori del Bagaglino. Va detto che ciò risponde a una precisa volontà per ridurre gli spazi della dialettica democratica e che è portata avanti dai veri detentori del potere interessati a coltivare l’anti-politica allo scopo di conservare lo status quo che garantisce a finanza assistita e apparati corporativi il loro "spazio libero". di Luigi O. Rintallo
Martedì 10 e mercoledì 11 dicembre alle ore 21,00 approda al Teatro Portaportese lo straordinario monologo “Mio padre,un magistrato storia di Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, raccontata dalla figlia “di e con Clara Costanzo, all’interno della rassegna “Civilmente Oltre il pregiudizio”.
“Mio padre,un magistrato storia di Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, raccontata dalla figlia “ è il titolo dello spettacolo scritto da Clara Costanzo, ispirato al libro di Caterina Chinnici ““È così lieve il tuo bacio sulla fronte”,, dedicato a Rocco Chinnici, giudice pioniere dell'antimafia, assassinato con una fiat 126 imbottita di tritolo.
Un Giorno di Pioggia A New York, scritto e diretto da Woody Allen, racconta la storia di Gatsby Welles (Timothée Chalamet)t e Ashleigh Enright (Elle Fanning), due giovani che frequentano lo stesso College e sono innamorati, anche se hanno caratteri molto diversi. di Giovanna D’Arbitrio
La figura del padre è il nodo che non si riesce a sciogliere, il familiare estraneo che punge i pensieri. In L’Io e l’Es (1922), nelle ultime pagine, Freud scrive: “La domanda a cui ci eravamo riservati di rispondere in un secondo tempo era: come mai il Super-io si esprime essenzialmente come senso di colpa (o meglio come critica; il senso di colpa è la percezione che nell’Io corrisponde a questa critica), e manifesta una così straordinaria durezza e severità nei confronti dell’Io?”. (... segue>)
In In quella che è una tra le più grandi e belle gallerie che si trovano in via Margutta, la mitica strada degli artisti romani, abbiamo la mostra di Achille Perilli uno tra gli ultimi ”leoni” della neoavanguardia, che, a differenza di molti suoi illustrissimi colleghi ancora vive, a novantadue anni suonati lavora alla faccia di chi vuole questo periodo tramontato. di Giovanni Lauricella
Nota dell'editore: l'intervista è stata condotta al Palazzo dell'Eliseo a Parigi il 21 ottobre. La trascrizione francese è stata leggermente modificata per chiarezza. La traduzione inglese è stata fatta da The Economist, quella italiana dalla redazione di AR.
The Economist: Siamo rimasti tutti colpiti dal tono molto cupo del tuo recente discorso alla conferenza degli ambasciatori. Hai iniziato con una nota quasi esistenziale sul futuro dell'Europa; hai parlato della possibile scomparsa dell'Europa. Non stai drammatizzando troppo la situazione? Perché una visione così desolante del futuro dell'Europa?
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é uscito il N° 116 di Quaderni Radicali "Il mondo radicale dopo Pannella" |
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è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |
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