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19/04/24

I Martedì Critici di Alberto Dambruoso


Categoria: ARTE E DINTORNI
Creato Sabato, 25 Aprile 2020 14:55
Ultima modifica il Lunedì, 27 Aprile 2020 19:25
Pubblicato Sabato, 25 Aprile 2020 14:55
  • Giovanni Lauricella

Quello che mi ha spinto a scrivere su Alberto Dambruoso è l’ approccio di tipo partecipativo all’arte, dove lo spettatore, finita la presentazione che c’è stata sull’artista, interviene per avere chiarimenti e approfondimenti: in pratica viene offerta al pubblico la possibilità di non essere passivi, come capita nelle gallerie e nei musei.

 

Che cosa sono I Martedì Critici per gli appassionati d’arte contemporanea che affollano abitualmente questi appuntamenti è superfluo dirlo, perché ormai è da parecchi anni che si ripetono con scadenza settimanale i dibattiti introdotti e articolati da Alberto Dambruoso su personaggi dell’arte da lui invitati, che in compagnia di un altro critico animano simpaticamente le serate culturali.

 

Come tutti sanno, l’arte contemporanea non è a portata di tutti e nemmeno facile da capire, è di fatto un indirizzo culturale riservato a chi ha una sufficiente preparazione, nonostante che le premesse di carattere storico siano del tutto opposte.  Un aspetto che pare l’iniziativa di Alberto Dambruoso voglia colmare, merito suo e dei suoi collaboratori, tutti storici dell’arte, che di volta in volta si cimentano ad argomentare gli interessanti temi scaturiti dalle pubbliche interviste che pongono agli artisti di turno.

 

Scaturiscono serate di ottimo livello culturale che hanno mantenuto nel tempo un’affluenza di appassionati d’arte sempre cospicua, un dato ragguardevole se si pensa che le mostre d’arte contemporanea, tolti i vernissage, hanno poco pubblico proprio per le difficoltà che ho detto prima. Questa condizione di disagio culturale, quando senti parlare Alberto Dambruoso nei martedì critici, sembra che non esista affatto e non è solo carisma personale, proprio perché tutto è improntato alla chiarezza, offrendo così un facile approccio.

 


 

Professore di storia dell’arte presso l’Accademia d’Arte di Frosinone e autore di numerosi libri, pubblicazioni varie e articoli, Alberto Dambruoso riesce a far vivere tra gli spettatori i personaggi presentati con una tale immediatezza da renderteli “amici di sempre”, trasformando gradualmente gli ascoltatori in intenditori.

 

I martedì critici è una rassegna d’arte nata come serie di interviste pubbliche ad artisti che vi portavano a visionare una propria opera; nel tempo si è trasformata e arricchita  di altre professionalità del mondo dell’arte coinvolgendo storici, critici, giornalisti, collezionisti, galleristi ecc., tutti ampiamente riconosciuti e apprezzati, insomma il meglio di cui si parla nelle riviste specializzate o nei più esclusivi ambienti artistici, personaggi noti di successo con i quali difficilmente si ha a che fare e che sapientemente vengono offerti a un pubblico di appassionati.

 

Un notevole contributo alla cultura, che è impagabile, gestito con grandi capacità professionali, sensibilità e coraggio perché, come si sa, quello artistico è un ambiente non facile, molto competitivo e pieno d’invidie, dove le controversie culturali non mancano, una giungla che rende l’approccio complicato e dove si trovano molte personalità dai caratteri difficili da trattare.

 

Straordinariamente, le serate de I Martedì critici sono delle colte e ben documentate presentazioni di personaggi noti con i quali si sviluppano piacevoli conversazioni, nonostante la complessità degli argomenti, la cui regia non smette mai di sorprendere; da considerare che a conclusione di ogni incontro viene data la parola ai presenti senza filtri, liberamente e senza limiti di tempo, costituendo questo dibattito  una parte rilevante dell’evento.

 


 

Meglio di quello che ho scritto parlano  alcuni dati che vedrete di seguito e i nomi dei prestigiosi personaggi dell’arte invitati. A partire dal 2010:Luana Perilli, Maurizio Donzelli, Francesco Cervelli, Cesare Tacchi, Dino Pedriali, Pierluigi Febbraio, Mauro Di Silvestre, Andrea Aquilanti, Delphine Valli, Gianfranco Gorgoni, Octavio Floreal, Simone Bertugno, Alessandro Bulgini, Pietro Ruffo, Raul Gabriel, Riccardo Murelli, Mehran Elminia, Angelo Bellobono, Christian Breed, Paolo Angelosanto, Danilo Bucchi, Renato Mambor, Simone Pellegrini, Sandro Sanna, Alessandra Giovannoni, Antonello Viola, Daniela Perego, Massimo Pulini, Flavio Favelli, Giacinto Occhionero, Robert Gligorov, Maurizio Mochetti, Loris Cecchini,  Maurizio Cannavacciuolo,  Bianco e Valente, Matteo Montani, Berzotti&Casoni, Alfredo Pirri, Arcangelo Sassolino, Luigi Ontani, Marco Tirelli, Cristiano Pintaldi, Adrian Paci, Grazia Toderi, Luca Pignatelli, Fabrizio Plessi, Perino&Vele, Goldiechiari, Luca Vitone, Jack Sal, Joseph Kosuth, Hidetoshi Nagasawa, Giuseppe Spagnuolo, Nunzio, Andrea Mastrovito, Maro Cingolani, Remo Salvatori,Mimmo Iodice,Betty Bee, Giancarlo Neri, Lucio e Pepe Perone, Sergio Fermariello, Ernesto Tatafiore,  Felice Levini, Stefano Di Stasio, Pietro Fortuna, Liliana Moro, Giosetta Fioroni, Gilberto Zorio, Paolo Canevari, Gianfranco Baruchello, Antonio Riello, Sergio Lombardo, Luca maria Patella, Vittorio Messina, Andrea Fogli, Giuseppe Salvatori, Daniele Puppi, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella, H.H.Lim, Emilio Irgrò, Paolo Grassino, Chiara Dynys, Giovanni Albanese, Sergio Ragalzi, Marco Gastini, Marco Neri, Paolo Icaro, Mario Airò, Gianni Dessì, Alberto Di Fabio, Bizhan Bassiri, Gregorio Botta, Claudio Verna, Jannis Kounellis, Maurizio Savini, Nanni Balestrini, Giancarlo Limoni, Mario Ceroli raccontato da Maurizio Calvesi riferimento importante di Alberto Dambruoso, Piero Mottola, Bruno Ceccobelli, Roberto Pietrosanti, Bruna Esposito, Andrea Salvino, Mauro Straccioli, Botto e Bruno, Massimo Uberti, Massimo Bartolini,Gabriele Di Matteo, Vedovamazzei, Stefano Arienti, Vittorio Corsini, Michelangelo Pistoletto,  Emilio Mazzoli, Gianfanco Notargiacomo, Pio Monti, Claudia Peill, Donato Piccolo, Maurizio Calvesi, Paola Gandolfi, Enrico Crispolti, Marco Colazzo, Fabio Sargentini, Paolo Portoghesi, Cesare Pietroiusti, Lia Rumma,  Beverly Pepper, Lorenza Trucchi, Alfonso Artico, Massimo Minini, Antonio Biasucci, Angelo Vettese, Nicola Carrino,  Mario Pieroni, Franco Purini, Roberto Almagno, Simona Marchini, Giuseppe Pietroniro, Bernardi Roig, Jonathan Vandyke, Francesco Nucci, Franz Paludetto, Manfredi Beniati, Ninì Santoro, Concetto Pozzati, Giorgio Griffa, Federico Pietrella, Pierluigi Pusole, Ferran Barenblit, Carlos Garaicoa, Alessandro Piangiamore, Achille Pace, Lucilla Catania, Antonio Paolucci, Luca Rossi, Maria Teresa Benedetti, Renzogallo, Carlo Maria Mariani, Aron Demetz, Antoni Mutadas, Italo Tomassoni Jordi Colomer, Maria Morganti,Moataz Nasr, Herman Nitsch, Mircea Cantor,  Memmo Mancini, Francesco De Grandi, Fulvio Di Piazza, Bebbe Morra, Igino De Luca, Danilo Eccher, Markus Redi, Gioacchino Pontorelli, Nicola Verlato, Mary Zygouri, Stefania Miscetti, Miltos manetas, Shady El Noshokaty, Ibrahim Ahmed, Alessandra e Valentina Bonomo, Luce Monachesi, Renato Barilli, Marina Paris, Lamberto Pignotti, Maria Papadimitriou, Roberto Gramiccia, Liliana Dematteis, Matteo Basilè, Lamberto Teotino, Pablo Echaurren, Giorgio Fasol, Stefano Cagol, Ugo Nespolo, Massimo Piersanti, Studio Azzurro, Gianpaolo Abbondio, Gea Casolaro, Antonio Presti e sicuramente me ne sono persi alcuni.

 


 

Sono state coinvolte numerose sedi: l’Auditorium di Mecenate, il Chiostro e il Tempietto del Bramante, il MACRO, il MAXXI, la Quadriennale di Roma, l’Accademia delle Belle Arti di Roma, Ministero degli Affari Esteri di Roma, Istituto di Cultura del Cairo, Temple University, e Visionarea Art Space come location romane mentre le altre in Italia sono state: Art Forum  Würth Capena, PAN di Napoli, Museo Madre di Napoli, Museo Pecci di Milano e forse mancherà qualche altra sede.

 

Hanno avuto parte nella conduzione degli appuntamenti insieme a Alberto Dambruoso il critico  Marco Meneguzzo, il direttore del Pecci Marco Bazzini e il curatore del Pecci Stefano Pezzato. Dopo che Marco Tonelli non ha più potuto seguire il progetto a seguito della sua nomina ad assessore alla cultura a Mantova è stata la volta di  Guglielmo Gigliotti, critico d’arte romano, professore di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli, redattore del Giornale dell’Arte e grande sostenitore del format fin dai tempi della prima sede di via Carlo Botta, 28 a Colle Oppio a Roma; vari gli avvicendamenti che hanno visto la presenza di: Shara Wasserman, Lorenzo Canova, Marco Di Capua, Sara De Chiara. Infine numerosi sono stati i partner e gli sponsor.

 

Per chi vuole sapere di più oltre all’omonimo sito e alla pagina Facebook c’è anche il nuovo catalogo di questi ultimi cinque anni che si aggiunge all’altro dei primi cinque anni.

 

Non si può far altro che augurarsi che cessi di affliggerci questo Covid 19 o Corona virus, perché quello di cui abbiamo bisogno sono altre cure e terapie.

 

 

(Foto Sebastiano Luciano)

 

 



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