Ci vengono in mente quei petardi che fanno cilecca dopo una fiammata fasulla, guardando l’esito del primo voto di fiducia sull’Italicum e la quantità di deputati del pd che non l’hanno votata non rispondendo alla chiama. 38 in tutto, compresi i presunti big rottamandi della minoranza Pd, più il giovane ma lombrosianamente vecchio Roberto Speranza.
Così, fra gli altri, Pierluigi Bersani, Gianni Cuperlo, Guglielmo Epifani, Enrico Letta e Rosy Bindi hanno dato seguito ai propositi bellicosi di questi giorni, perdendo tuttavia per strada un folto gruppo di “sodali” dissidenti, per l’occasione battezzati i nuovi responsabili”: 50 per la precisione, che hanno diffuso un documento col quale in questi casi si è soliti annunciare, contriti, il Sì sofferto “per responsabilità politica”, pur non condividendo la mossa del governo di porre la fiducia.
Alla fine la Fiducia è passata con maggioranza larga: 352 sì, 207 contrari, 1 astenuto, mentre 70 sono risultati assenti.
Renzi ringrazia per l’ennesima #lavoltabuona in cui vince facile contro l’impotenza di quella che è oggi sarà ribattezzata la “minoranza della minoranza” del Pd. (A.M.)