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20/04/24

Saint Nazaire: partenza sbagliata, ma obbiettivo necessario


Categoria: EDITORIALI E COMMENTI
Pubblicato Lunedì, 07 Agosto 2017 18:55
  • Silvio Pergameno

Lo scorso aprile la Fincantieri – società del Ministero dell’economia, colosso delle costruzioni navali presente in tutto il modo e in tutti i rami del settore – concluse un accordo con la Francia per l’acquisto della maggioranza (51%) della STX, proprietaria e gestore dei cantieri navali di Saint Nazaire – i più importanti della Francia -. Ma circa tre mesi dopo il governo francese ha deliberato la nazionalizzazione dei cantieri, formulando all’Italia la proposta di dividere la proprietà in misura pari tra Francia e Italia (la quota del Ministero dell’Economia di Parigi sarebbe del 36,5% e il resto andrebbe diviso tra società private), mentre la gestione sarebbe interamente affidata a Fincantieri. Finalità complessiva: creare un colosso europeo in grado affrontare il futuro, potendo competere da una posizione di forza con coreani e cinesi, già oggi più che ben piazzati.

 

Bastano queste poche note per comprendere che il contenuto della proposta riveste senz’altro la massima importanza, ma che la strada seguita non può che destare la massima meraviglia e mette in difficoltà il governo italiano, che in un campo di per sé certo non facile si è trovato davanti a una sorta di prendere o lasciare e in un momento nel quale per di più si trova sotto elezioni, con un partito di maggioranza provato da una recente scissione, da tutti i problemi connessi con la crisi economica e con i tentativi dell’avvio di un indirizzo politico non tradizionale…  

 

C’era un accordo recentissimo e per di più Macron, al tempo, era Ministro dell’economia e se è chiaro che gli esiti della tornata elettorale francese della scorsa primavera hanno configurato un panorama politico del tutto nuovo, il primo compito che ne consegue è proprio quello di evitare passi falsi…. facendo tesoro dell’esperienza di quella gatta che per la fretta fece tutti gattini ciechi.

 

Bruno Le Maire, titolare del Quai d’Orsay, è venuto subito a Roma e ha ottenuto – da una controparte piuttosto incazzata - un rinvio a settembre di tutta la faccenda.

 

 Tanti auguri per tutti…..

 

 



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