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25/04/24

Mutilazioni Genitali Femminili, all'ONU si muove l'Africa per la messa bando


Categoria: DIRITTI E LIBERTA'
Pubblicato Giovedì, 18 Ottobre 2012 13:35

La Coalizione Internazionale BanFGM ha annunciato la consegna formale al Terzo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si occupa di diritti umani, di un testo di risoluzione predisposto dal Gruppo dei Paesi Africani  che mette al bando a livello globale tutte quelle pratiche tradizionali che hanno effetti nefasti sulla vita di donne e bambine, con particolare attenzione alle mutilazioni genitali femminili, considerate come una violazione dei diritti umani di base della persona.

 

Si tratta di un passo in avanti rilevante verso il faticoso processo negoziato che dovrebbe portare, salvo non auspicabili battute d'arresto, all'approvazione della risoluzione in sede di Assemblea Generale ONU a dicembre.

 

Non c'è Pace senza Giustizia e il Partito Radicale, da sempre molto attivi su questo fronte, si felicitano e riconoscono - in un comunicato - il merito di questo risultato "anzitutto alle militanti anti-mutilazioni arabe e africane, che nel corso di oltre un ventennio non hanno mai gettato la spugna, continuando a lottare con coraggio e determinazione per garantire alle prossime generazioni un futuro in cui le mutilazioni genitali femminili siano solo un triste ricordo del passato".

 

"Il merito - prosegue la nota - è anche di tutti quei parlamentari e rappresentanti di istituzioni governative che hanno accompagnato questo percorso e operato, affinché la comunità internazionale si pronunciasse in modo inequivocabile, condannando le mutilazioni genitali femminili come reato contro la persona da perseguire a livello universale".

 

"Se in dicembre l'Assemblea Generale adotterà la risoluzione, sarà un'enorme conquista di civiltà di cui essere orgogliosi, perché negli ultimi dieci anni il nostro Paese non ha mai fatto mancare il proprio sostegno politico a questa campagna e ha contribuito in modo determinante a far progredire il diritto umanitario", concludono Non c'è Pace senza Giustizia e il Partito Radicale.



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