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28/03/24

Pena di morte nel mondo: il Rapporto 2016 di Nessuno tocchi Caino


Categoria: DIRITTI E LIBERTA'
Pubblicato Giovedì, 04 Agosto 2016 17:39

L’evoluzione positiva verso l’abolizione della pena di morte in atto nel mondo da oltre quindici anni, si è confermata nel 2015 e nei primi sei mesi del 2016. I Paesi o i territori che hanno deciso di abolirla per legge o in pratica sono oggi 160. Di questi, i Paesi totalmente abolizionisti sono 104; gli abolizionisti per crimini ordinari sono 6; quelli che attuano una moratoria delle esecuzioni sono 6; i Paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono sentenze capitali da oltre dieci anni o che si sono impegnati internazionalmente ad abolire la pena di morte, sono 44.

 

I Paesi mantenitori della pena di morte sono progressivamente diminuiti nel corso degli ultimi dieci anni: nel 2016, al 30 giugno, erano scesi a 38, rispetto ai 54 nel 2005. Nel 2015, i Paesi che hanno fatto ricorso alle esecuzioni capitali sono stati 25, rispetto ai 22 del 2014, mentre erano stati 26 nel 2008. Nel 2015, le esecuzioni sono state almeno 4.040, a fronte delle almeno 3.576 del 2014, mentre erano state almeno 5.735 nel 2008.

 

Il significativo aumento delle esecuzioni nel 2015 rispetto al 2014 si giustifica con l’incremento registrato in Iran, Pakistan e Arabia Saudita. Nei primi sei mesi del 2016, almeno 1.685 esecuzioni sono state effettuate in 17 Paesi e territori. Nel 2015, non si sono registrate esecuzioni in 3 Paesi – Bielorussia, Guinea Equatoriale e Palestina (Striscia di Gaza) – che le avevano effettuate nel 2014. Nei primi sei mesi del 2016, non si sono registrate esecuzioni in 7 Paesi – Ciad, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, India, Indonesia e Oman – che le avevano effettuate nel 2015. Viceversa, 5 Paesi, che non avevano effettuato esecuzioni nel 2014, le hanno riprese nel 2015: Indonesia (14), Ciad (10), Bangladesh (4), Oman (2) e India (1). Altri 3 Paesi, che non avevano effettuato esecuzioni nel 2015, le hanno riprese nel 2016: Botswana (1), Bielorussia (1) e Palestina (Striscia di Gaza) (3).

 

Anche se non è possibile confermarlo, è probabile che esecuzioni “legali” siano avvenute anche in Siria nel 2015 e in Corea del Nord, Siria, Sudan, Vietnam e Yemen nei primi sei mesi del 2016. Nel 2015 e nei primi sei mesi del 2016, altri 6 Paesi hanno rafforzato ulteriormente il fronte a vario titolo abolizionista: Costa d’Avorio, Figi, Mongolia, Nauru e Suriname hanno abolito totalmente la pena di morte; lo Zimbabwe ha superato i dieci anni senza effettuare esecuzioni e quindi può essere considerato un abolizionista di fatto. Negli Stati Uniti, nel maggio 2015 il Nebraska è diventato il diciannovesimo Stato della federazione ad abolire la pena di morte e il settimo a farlo negli ultimi otto anni. In altri quattro Stati – Washington, Colorado, Pennsylvania e Oregon – i Governatori hanno sospeso le esecuzioni a causa degli evidenti difetti che connotano il sistema capitale.

 

Nel 2015 e nei primi sei mesi del 2016, ulteriori passi politici o legislativi verso l’abolizione o la moratoria di fatto della pena capitale si sono verificati in 43 Paesi. In 5 Paesi – Burkina Faso, Corea del Sud, Guinea, Kenya e Uganda – sono state annunciate o proposte leggi per l’abolizione della pena di morte nella Costituzione o nei codici penali, mentre il Vietnam ha ridotto il numero di reati capitali. Altri 8 Paesi – Guyana, Laos, Liberia, Malawi, Niger, Sierra Leone, Tagikistan e Tailandia – hanno accettato raccomandazioni o annunciato passi verso l’abolizione della pena di morte in sede di Revisione Periodica Universale del Consiglio dei diritti umani dell’ONU. Altri 12 Paesi hanno confermato la loro politica di moratoria di fatto sulla pena di morte o sulle esecuzioni in atto da molti anni: Bahrein, Comore, Eritrea, Etiopia, Libano, Marocco, Papua Nuova Guinea, Qatar, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Tunisia e Zambia. Nella Regione dei Caraibi, in 6 Paesi – Belize, Cuba, Dominica, Giamaica, Guatemala e Saint Lucia – non sono state comminate nuove condanne a morte e i bracci della morte erano ancora vuoti alla fine del 2015. In altri 5 Paesi della Regione dei Caraibi – Antigua e Barbuda, Bahamas, Grenada, Saint Kitts e Nevis e Saint Vincent e Grenadine – non sono state comminate nuove condanne a morte e i condannati nei bracci della morte erano poche unità. Inoltre, commutazioni collettive di pene capitali o sospensioni di esecuzioni a tempo indeterminato sono state decise in 7 Paesi: Camerun, Gambia, Ghana, Myanmar, Nigeria, Sri Lanka e Swaziland. Sul fronte opposto, 5 Paesi, che non avevano effettuato esecuzioni nel 2014, le hanno riprese nel 2015: Indonesia (14), Ciad (10), Bangladesh (4), Oman (2) e India (1). Altri 3 Paesi, che non avevano effettuato esecuzioni nel 2015, le hanno riprese nel 2016: Botswana (1), Bielorussia (1) e Palestina (Striscia di Gaza) (3). Ciad e Oman hanno ripreso le esecuzioni dopo, rispettivamente, 12 e 6 anni di moratoria di fatto. (fonte Nessuno tocchi Caino)

 

 

Pena di morte nel mondo - Nessuno Tocchi Caino, Rapporto 2016. Premio Abolizionista del secolo alla memoria a Marco Pannella (Audiovideo Radio Radicale)

 

 

 



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