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25/04/24

Lecce, primarie degli immigrati per un posto in Comune


Categoria: DIRITTI E LIBERTA'
Pubblicato Lunedì, 17 Dicembre 2012 15:05
  • Livio Rotondo

L'amministrazione comunale di Lecce apre le porte di Palazzo Carafa agli immigrati. Domenica e lunedì 4459 elettori extracomunitari, regolarmente iscritti nelle liste elettorali e residenti in città, hanno infatti dovuto scegliere, tra sette propri candidati, un portavoce della comunità.

 

Pur avendo un ruolo puramente consultivo (non ha infatti diritto al voto nel Consiglio), il rappresentante, definito 'Consigliere comunale aggiunto', siederà al fianco dei 32 consiglieri "regolari" e potrà comunque far sentire la voce dei cittadini extracomunitari nella politica leccese.

 

Il capoluogo pugliese non è nuovo a questo tipo di iniziative: nel 2002 fu il primo Comune italiano a dare rappresentanza alla comunità degli immigrati presenti sul territorio con un provvedimento fortemente voluto dall'allora Sindaco Adriana Poli Bortone.

 

Così, nel pieno rispetto della tradizionale accoglienza meridionale, per rispondere ad esigenze di una comunità sempre più multiculturale, marocchini, senegalesi, cingalesi e indiani si sono recati nel seggio di Via Palmieri con un ordine e una serietà difficilmente riscontrabili nelle più recenti elezioni politiche e amministrative italiane.

 

Dei sette candidati, cinque sono commercianti e due sono mediatori culturali: Halima Hamilou e Braiem Rodi sono marocchini; Sitopha Diarra e Malick Sy Abdaulaye senegalesi, Thomas Arivalagan e Navaratman Sugitharan cingalesi e Kamur Sanjeev Khulari è indiano.

 

Halima Hamilou ha 51 anni e da 23 vive nel nostro Paese; di origini marocchine, aveva cominciato una carriera militare nel suo paese che poi ha dovuto abbandonare per seguire il marito in Italia; oggi gestisce una bancarella ed è l'unica donna tra i candidati in corsa nella campagna.

 

"Mi piace la politica - ha dichiarato Hamilou - e credo che anche noi immigrati dobbiamo impegnarci in prima persona per ottenere maggiori diritti. Voglio entrare nel Consiglio per poter parlare direttamente con i rappresentanti dell'Amministrazione comunale".



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