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28/03/24

I Coraggiosi saranno Perdonati, un romanzo di Chris Cleave. Tra guerra, amore e diversità


Categoria: LIBRI
Pubblicato Domenica, 22 Marzo 2020 18:29
  • Giovanna D'Arbitrio

I Coraggiosi saranno Perdonati (Everyone Brave Is Forgiven), edito in Italia da Neri Pozza, è il quarto  libro di Chris Cleave, pubblicato dopoIncendiary, Little Bee, Gold. Noto giornalista, Cleave ha riscosso notevole successo con il suo primo romanzo, Incendiary, vincitore del Somerset Maugham Award nel 2006, dal quale è stato tratto l’omonimo film interpretato da Ewan McGregor e Michelle Williams.

 

Nato a Londra nel 1973, nel suo ultimo romanzo Cleave trae ispirazione dai racconti dei suoi nonni, una generazione che seppe affrontare con coraggio la II guerra mondiale, lottando contro orrore della svastica, razzismi, ipocrisie e pregiudizi.

 

Nel risvolto anteriore di copertina si legge: ”Londra, 1939. La guerra è stata appena dichiarata e la diciottenne Mary North non attende un solo istante prima di recarsi al War Office e offrirsi come volontaria. Come ogni ragazza di buona famiglia dalla parlantina sciolta, conta di essere assegnata a un incarico di fondamentale importanza: ufficiale di collegamento, oppure attaché di qualche generale, o magari spia, un ruolo ancora più affascinante. Grande è, perciò, il suo sconcerto quando il taxi la deposita davanti alla scuola di Hawley Street, dove le viene detto che dovrà prendersi cura di una classe di trenta bambini da condurre in campagna prima che le ostilità abbiano inizio. Un incarico davvero di poco conto, ma che si rivelerà tutt'altro che banale nell'istante in cui Mary si imbatterà in Zachary Lee, l'unico bambino di colore della scuola.

 

Nei primi giorni di settembre, quando scoppia davvero la guerra, gli unici bambini in età scolare rimasti in città sono quelli meno «allettanti»: gli storpi, gli strambi, di cui la gente di campagna non vuole sapere, e i neri: ne hanno sfollati pochissimi, e anche quei pochi cominciano a tornare indietro. L’evacuazione è stata una specie di concorso di bellezza, con i piccoli allineati sul sagrato della chiesa del paese e i bifolchi che sceglievano i più biondi, i più chiari, scartando gli altri. 

 

Quanto agli uomini, ne sono rimasti ben pochi in città. Tra questi Tom Shaw, che tuttavia ne fa un vanto della sua non partecipazione alla guerra e dell’aver accettato la direzione di un distretto scolastico al posto della gloria militare. Un giorno, nel suo ufficio, si presenta una rossa con vivaci occhi verdi e l’aria birichina da folletto: è Mary North alla ricerca di un’occupazione. È stata rimossa dall’incarico di insegnante alla scuola di Hawley Street perché «incorreggibile» e ora vorrebbe un’altra classe in cui insegnare. Una classe dove riunire i bambini rimasti in città perché «diversi» ed emarginati. Tra Mary e Tom si crea un’immediata sintonia, un sentimento destinato, forse, a superare le brutture della guerra e del tempo, se non fosse che la ricomparsa del coinquilino di Tom, l’affascinante Alistair Heath, un tempo curatore alla Tate e ora ufficiale in licenza, cambierà tutte le carte in tavola”.

 

Senza dubbio una storia toccante sui giovani degli anni ‘40 che come Mary, Tom e Alistair, pur commettendo errori, affrontarono con coraggio gli orrori di una devastante guerra. Colpisce lo stile ironico di Cleave che diventa più drammatico quando la narrazione si sposta a Londra tra bombe, macerie, e morti.

 

Una storia coinvolgente, in particolare per quelli della mia generazione, cresciuti con i tragici racconti non solo dei nonni, ma anche dei genitori (i giovani degli anni ’40) dai quali abbiamo appreso a rifiutare la guerra. Come insegnante, inoltre, mi sono sentita molto vicina al personaggio di Mary per le mie costanti lotte per difendere alunni svantaggiati e portatori di handicap: non si deve per forza indossare una divisa per combattere contro odio, razzismo e pregiudizi, basta diffondere ideali di pace e rispetto per gli altri, tutti i giorni.

 

Un romanzo che può essere d’aiuto in questi tempi in cui imperversa il Coronavirus, poiché sul grande teatro della Storia, pur tra lacrime e sangue, sono le solidali battaglie e i trionfi umani quotidiani che segnano il progresso dell’Umanità.

 

(intervista all'autore da PBS Books)

 

 



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