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28/03/24

Le nuove frontiere del dialogo e della libertà di Credo


Categoria: EVENTI
Pubblicato Giovedì, 18 Gennaio 2018 14:46

Si è tenuto il 16 Gennaio 2018,alla Camera dei Deputati, il Convegno di presentazione del centro Studi sulla Libertà di Religione Credo e Coscienza (LIREC). La presenza di un centinaio di partecipanti e di numerose autorità e rappresentanti di venti associazioni, tra le quali molte minoranze religiose e spirituali, è stato l'elemento più significativo e interessante di questo evento finalizzato a presentare al pubblico, ai media e alle Istituzioni, il Centro Studi sulla Libertà di Religione Credo e Coscienza, fondato il 9 Agosto 2017 a Roma.

 

Erano rappresentate le seguenti associazioni:

1. AIDLR (Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà religiosa)pubblicolirec
2. Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna (ISKCON)
3. Federazione delle donne per la pace nel mondo e federazione universale per la pace (UPF)
4. Associazione Ahmadiyya Muslim Jama' at Italia
5. Ananda Associazione
6. Damanhur, Federazione di comunità
7. Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni
8. Movimento forense
9. Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno
10. Beth Hillel Roma Comunità ebraica (membro della FIUP)
11. Chiesa di Scientology
12. Associazione Stella del mattino
13. FIDU - Federazione italiana diritti umani
14. Federazione italiana delle associazioni cristiane dei giovani – YMCA
15. EPOS International e Mondoereligioni
16. Acta populi -Istituto di comunicazione ricerca e giornalismo
17. FIDAPA Italia - federazione italiana donne arti professioni e affari
18. Alleanza Evangelica Italiana
19. Università Pontificia Salesiana
20. John Cabot University



Il Convegno si è aperto con il saluto dell'On. Lacquaniti, del Sen. Malan, dell. On. Rostellato e del Min. Plen. Fabrizio Petri, Presidente del Comitato Italiano per i Diritti Umani (CIDU), che hanno salutato con favore la nascita di questo Centro Studi la cui funzione, in un contesto piagato dal fondamentalismo, dal terrorismo e dai conflitti planetari in qualche modo connessi con le diversità religiose e spirituali, può e deve essere quella di ridurre i conflitti e le discriminazioni, favorendo la conoscenza di gruppi e minoranze alternative rispetto al contesto sociale di riferimento.



La Direttrice del Centro Studi ha presentato le linee direttive, i fondamenti e le strategia che il Centro intende attuareforblirec per favorire un approccio laico al problema delle presenze minoritarie religiose, spirituali e non religiose, con tutte le conseguenze sociali, politiche e giuridiche generate dalla diffusione di queste realtà, anche a seguito del fenomeno crescente dei flussi migratori.



Molte sono le idee fondanti che guidano l'attività di LIREC: innanzitutto, l'abolizione dei privilegi della maggioranza a danno di tutti gli altri, perchè "affinché ognuno sia tutelato è necessario che nessuno sia privilegiato".



La libertà religiosa, inoltre, non è un problema dei credenti, ma un problema laico dal quale dipende la salute stessa della società laica. Il Centro Studi LIREC rispetta e promuove le diversità religiose, spirituali e non religiose e si pone all'interno di una società la cui laicità è intesa come un modello di civiltà in cui i valori dell'uguaglianza sono più alti delle differenze.



LIREC rivendica la propria laicità: al suo interno nessun gruppo – credente, non credente, ateo, maggioritario o minoritario – ha più voce in capitolo rispetto agli altri. LAICITA’, dunque, nei soggetti protagonisti, negli obiettivi da raggiungere e nel modo in cui vengono raggiunti.



Il Centro Studi intende riferirsi ed implementare, nel corso delle sue attività, le Linee Guida emanate dal Consiglio dell'Unione Europea nel 2013, per segnalare alle Istituzioni Italiane ed estere le violazioni della libertà di religione credo e coscienza che si verificano in Italia e nel mondo.



Il Convegno si è articolato in tre tavole rotonde:


1. VIOLAZIONI TRASVERSALI DEI DIRITTI DELLE MINORANZE: TESTIMONIANZE


Nel corso di questa tavola rotonda, moderata da Raffaella Di Marzio, Silvio Palombo (Damanhur, Federazione di Comunità), Paolo Narya Tosetto (Responsabile relazioni esterne Ananda Associazione) e Ataul Wasih Tariq (Vice Presidente e Imam Comunità Ahmadiyya) hanno testimoniato alcune situazioni di violazione in Italia e in Pakistan.


2. LO STATO DEL DIALOGO TRA LE RELIGIONI E TRA CREDENTI E NON CREDENTI


Nel corso di questa tavola rotonda, moderata da Raffaella Di Marzio, Mauro Bombieri (Responsabile comunicazioni ISKCON-Hare Krishna), Elisabetta Nistri (Presidente Federazione Donne per la pace nel mondo), Massimo Introvigne (Direttore CESNUR) e Carmelo Persico (Assistente Relazioni Pubbliche - Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni) hanno illustrato gli aspetti positivi e quelli negativi relativi all'effettiva realizzazione del dialogo tra le religioni e tra credenti e non credenti.


3. LA NARRAZIONE MEDIATICA DELLE RELIGIONI


Nel corso di questa tavola rotonda, moderata da Davide Romano, Direttore di Coscienza e Libertà, Camillo Maffia (Relazioni con l’esterno LIREC), Claudio Paravati (Direttore Confronti) e Giuseppe Rippa (Direttore Agenzia Radicale) hanno dibattuto sulla palese deformazione dell'informazione genaralista rispetto al problema della libertà di religione credo e coscienza.


Nelle conclusioni del Convegno la direttrice del Centro Studi ha sottolineato l'importanza di tenere alta l'attenzione della società civile di fronte a tutte le violazioni delle libertà, di cui quelle a danno della libertà religiosa sono un esempio lampante, e ha chiesto al pubblico e alle autorità presenti di sostenere e sollecitare l'intervento del Centro Studi segnalando le criticità e le discriminazioni, contribuendo così a radicare l'attività di LIREC sul territorio, in modo che la ricerca scientifica, la conoscenza e l'informazione non rimangano mai distaccati dalla realtà quotidiana e dai problemi reali della società pluralista e interreligiosa in cui viviamo.

 


 

- Le nuove frontiere del dialogo e della libertà di Credo (Audiovideo da Radio Radicale)

 

 



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