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19/04/24

Hometown, di Mateusz Kudla e Anna Kokoszka-Romer. Un toccante docufilm


Categoria: CINEMA
Pubblicato Venerdì, 27 Gennaio 2023 13:53
  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022, Hometown - La strada dei ricordi, dei due registi polacchi Mateusz Kudla e Anna Kokoszka-Romer, è un documentario sul ritorno a Cracovia del grande regista Roman Polanski e del noto fotografo Ryszard Horowitz per rivivere i ricordi della loro infanzia e giovinezza. E oggi 27 gennaio, Giorno della Memoria dedicato alle vittime dell’Olocausto, ci sembra giusto riflettere su questo toccante docufilm.

 

Dopo più di 60 anni i due amici ritornano in quei luoghi e durante la loro passeggiata per le strade di Cracovia ripercorrono i momenti difficili dello loro esistenza, come la vita nel ghetto ebraico costruito dai nazisti e la storia della loro sopravvivenza.

 

Horowitz fu, in realtà, uno dei bambini salvati da Oscar Schindler e Polanski fu tenuto nascosto da un’umile famiglia di contadini. E malgrado la loro dura e tragica giovinezza, entrambi sono riusciti poi a diventare due personaggi di successo, anche se in campi diversi.

 

I registi Mateus Kudla e Anna Kokoszka-Romer seguono passo dopo passo i due amici fin dal loro incontro in aeroporto: rivedono con loro la piazza principale della città, una sala cinematografica, le case in cui hanno abitato, il cimitero dove sono sepolti i loro cari, la scuola ebraica, la sinagoga, il muro della memoria, il ghetto e infine il piccolo villaggio di campagna in cui Polanski fu nascosto.

 

Kudla e Kokoszka-Romer, autori anche di sceneggiatura e montaggio, registrano in ripresa diretta osservazioni, sensazioni, ma agiscono non in modo invasivo, rimanendo tra le quinte e rispettando le loro emozioni e reazioni. In verità Polanski e Horowitz ci sorprendono con i loro sorrisi e qualche battuta ironica, evitando atteggiamenti vittimistici pur nel testimoniare le tragiche fasi di quei tempi: odio razziale, persecuzione, segregazione, separazione di familiari, orrori dei campi di concentramento .

 

Una testimonianza preziosa che si conclude con un’amara riflessione di Horowitz: "Le persone non imparano dalla storia. Non traggono nessuna lezione - ha affermato - La mancanza di rispetto per le religioni diverse, per le origini diverse o per il colore della pelle è una cosa molto crudele, che dimostra che la storia si ripete. Tutto si ripete, dopo qualche decennio, la guerra o qualche disordine. Le persone sono sempre crudeli”.

 

Purtroppo gli orrori della guerra in Ucraina e quelli di tante “guerre dimenticate” sembrano confermare le parole di Horowitz che ci ricordano anche i ben noti versi di Quasimodo in Uomo del mio tempo: “Sei ancora quello della pietra e della fionda, / uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, / con le ali maligne, le meridiane di morte, / - t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, / alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, / con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, / senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, / Come sempre, come uccisero i padri, / come uccisero gli animali / che ti videro per la prima volta”. 

 

Ecco il trailer ufficiale del film in italiano (da Cominng Soon)

 

 



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