Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

29/03/24

Il salto culturale sul Biotestamento


Categoria: COSE RADICALI
Pubblicato Giovedì, 18 Maggio 2017 09:21

È “un salto culturale importante” quello presentato da Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, in occasione dell’audizione in Senato sul ddl relativo alle DAT – disposizioni anticipate di trattamento.

 

“Stiamo parlando di una svolta sociale, che amplierà la percentuale di italiani che lasceranno indicazioni sul proprio fine vita”, afferma Gallo. “Oggi siamo meno di 1 su 25 e, di questi, 15 mila cittadini hanno depositato le proprie DAT attraverso l’Associazione Coscioni: è importante sottolineare che queste disposizioni avrebbero valore legale dopo l’approvazione.”

 

Per questo l’Associazione Luca Coscioni, in collaborazione con lntergruppo “testamento biologico ed eutanasia”, organizza in Senato una tavola rotonda sul testamento biologico: appuntamento per mercoledì 24 maggio alle ore 14:30.

 

Era il 2013 quando l’Associazione Luca Coscioni depositò una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia - un tema molto diverso da quello in discussione sul biotestamento. Quella proposta non è stata mai discussa, ma ha avuto il merito - grazie al coraggio di persone che si sono battute pubblicamente, come Dominique Velati, Fabiano Antoniani (“Fabo”), Davide Trentini - di spingere il Parlamento a riflettere sul tema del finevita e ad avviare le votazioni almeno sul consenso informato e il cosiddetto testamento biologico.

 

Il 20 aprile il ddl sul biotestamento è stato approvato alla Camera dei Deputati: se approvata anche in Senato, questa legge trasformerebbe in un diritto effettivo quello che ora è solo un diritto sulla carta, ma che in alcune realtà si può far valere solo a prezzo di lunghe battaglie giudiziarie.

 

“Si tratta di un quadro normativo che mira a riaffermare il principio della volontarietà dei trattamenti sanitari, in affermazione di principi costituzionali di autodeterminazione. In questo contesto, lo scenario peggiore è che la legislatura si chiuda senza essere arrivati a una decisione: chiediamo dunque di prendere in considerazione la possibilità di una rapida approvazione senza modifiche”, specifica Gallo.

 

La posizione di Associazione Luca Coscioni è quella di privilegiare l’approvazione della legge e chiarire alcune parti anche durante il dibattito parlamentare pur di non rischiare di perdere i traguardi raggiunti con un prossimo cambio di legislatura.

 

Nello specifico, invece, qualora si procedesse con modifiche, si ritiene necessario: chiarire il rimando alla "deontologia professionale", evitando che venga strumentalizzata come motivazione per ostacolare la volontà del paziente; che la sedazione continua profonda non venga menzionata soltanto come possibilità, ma come diritto, al quale corrisponda un obbligo del sistema sanitario. (fonte Associazione Luca Coscioni)

 

 



Nuova Agenzia Radicale - Supplemento telematico quotidiano di Quaderni Radicali
Direttore Giuseppe Rippa, Redattore Capo Antonio Marulo, Webmaster: Roberto Granese
Iscr. e reg. Tribunale di Napoli n. 5208 del 13/4/2001 Responsabile secondo le vigenti norme sulla stampa: Danilo Borsò